Viaggio nell'estremo nord, da Trømso alle Isole Lofoten


Le isole Lofoten sono un'arcipelago della Norvegia che si trova sopra il circolo polare artico. Nonostante la loro posizione, vantano un clima piuttosto mite tutto l'anno grazie alla corrente del Golfo, con temperature minime di -10° in pieno inverno. La loro posizione permette anche di ammirare il fenomeno del sole di mezzanotte in estate e sono considerate uno dei migliori spot per l'avvistamento dell'aurora boreale in inverno.
Negli anni la loro popolarità è molto cresciuta grazie ai loro panorami da fiaba e i numerosi trekking con viste mozzafiato.
Quando andare alle Lofoten
Le sognavo da tempo, vedendole nello screensaver di Windows e nelle storie instagram di alcuni travel blogger e finalmente sono riuscita ad organizzare un viaggio di una settimana a fine marzo/ inizio aprile 2025. Ho scelto questo periodo perché volevo racchiudere la possibilità di vedere le isole con la neve, poter fare alcuni trekking e vedere l'aurora boreale. Noi siamo stati parecchio sfortunati dal punto di vista metereologico perché ci siamo trovati nella parte finale delle isole durante tre giorni di tempesta (una delle peggiori della stagione invernale 2025 ) quindi non siamo riusciti a fare tre dei trekking che avevamo in programma.
Quindi, se andate alle Lofoten soprattutto per i trekking e non vi spaventa l'afflusso turistico, sicuramente l'estate è il periodo migliore (giugno-agosto), quando avrete la possibilità di svolgere tutte le attività all'aperto oltre che a quella di vedere il sole di mezzanotte, ovvero quel fenomeno naturale in cui il sole non tramonta mai, che si può ammirare solo sopra il circolo polare artico.
La stagione invernale (novembre-febbraio) invece è tanto bella quanto buia e fredda, le giornate sono molto corte (dalle 7 ore di luce ad inizio novembre al sole che non sorge mai di dicembre/inizio gennaio) ma come pro vi è una possibilità molto elevata di vedere l'aurora boreale ed ammirare la luce crepuscolare che, se possibile, rende queste isole ancora più magiche.
Se invece, come me, volete racchiudere in un viaggio più necessità e siete disposti anche a prendervi qualche rischio, il periodo di marzo/aprile, così come settembre/ottobre può essere una buona alternativa.


Come arrivare alle Isole Lofoten
Ci sono svariati modi per raggiungere queste isole, ma vi dico subito che un volo diretto dall'Italia ancora non esiste, quindi sono necessari scali/spostamenti anche abbastanza lunghi.
Volo per Leknes/Svolvaer o Evenes
Questi tre aeroporti delle isole sono molto piccoli e vi si può arrivare con un volo interno da Oslo. Io personalmente non sono riuscita a trovare delle soluzioni economiche ma se non avete problemi di budget e potete essere flessibili sulle date, questa è sicuramente la soluzione più comoda per arrivare direttamente sulle isole.
Volo per Trømso poi auto
Per Trømso esiste il volo diretto da Milano Malpensa oppure da Milano Bergamo Orio al Serio anche discretamente economico con easyjet o NorwegianAir (non presenti tutto l'anno e partono solo alcuni giorni della settimana). Una volta arrivati a Trømso poi vi attende un lungo viaggio in auto di circa 6/7 h per raggiungere Svolvær, la porta delle Isole Lofoten. Noi abbiamo scelto questa opzione noleggiando l'auto in aeroporto e facendo tappa a Narvik (Lapponia norvegese) per spezzare il viaggio.
Volo per Trømso poi traghetto
Da Tromsø esiste l'opzione Hurtigruten, anche chiamata la postale dei fiordi, che è un servizio di traghetto/crociera presente in tutta la Norvegia per numerosi spostamenti e offre anche la tratta Tromsø-Svolvær. Questa tratta dura circa 17 h di navigazione, ma permette di rilassarsi e godersi una mini crociera sui fiordi.
Volo per Bodø poi traghetto per Moskenes
Anche per Bodø non esiste un volo diretto dall'Italia, quindi dovrete fare scalo ad Oslo e, una volta arrivati, prendere il traghetto per Moskenes, che vi farà arrivare nel cuore delle Isole Lofoten. Questa può essere una valida soluzione per evitare di guidare troppe ore e per iniziare ad ammirare i panorami già a bordo del traghetto. Occhio però ad orari e soprattutto al meteo, in caso di mare burrascoso (come nel nostro caso) il traghetto può essere cancellato o posticipato di giorni.








Come spostarsi alle Lofoten
C'è poco da fare a riguardo, l'auto è sicuramente la migliore (se non l'unica) soluzione per spostarsi nelle isole, anche se non si può di certo definire una soluzione economica. Noi abbiamo noleggiato la macchina al nostro arrivo a Trømso e per una settimana abbiamo speso circa 650€, prenotandola prima con Discovercars. Se riuscite ad essere flessibili con orari di ritiro dell'auto magari riuscite a risparmiare qualcosina, noi siamo stati un pò costretti a prenderla in aeroporto per orario del volo e non troppo tempo a disposizione.
Alternativamente, se arrivate alle Lofoten in traghetto o in aereo e volete risparmiare sul prezzo del noleggio auto, potreste valutare l'opzione mezzi pubblici, che collegano bene tutte le isole. Le corse però non sono molto frequenti e soprattutto vi perdereste la libertà di esplorare anche i suggestivi angoli più remoti di queste fiabesche isole, quindi io comunque consiglierei l'auto.
Esperienza con l'auto elettrica
Noi abbiamo noleggiato un'auto elettrica ed è stata un'esperienza particolare, per lo più positiva. Bisogna dire che la Norvegia è sicuramente molto attrezzata, tanti norvegesi hanno queste auto (forse la maggior parte) quindi sono presenti colonnine di ricarica un po' ovunque. Spesso anche gli alloggi offrono la possibilità di ricaricarle in loco.
Ci sono però delle considerazioni da fare: l'autonomia di un'auto elettrica (o almeno la nostra, che era un'enorme auto top di gamma) è di circa 600 km. Quando state per finire l'autonomia ovviamente vi dovete fermare per almeno un'ora per ricaricarla in colonnine che supportino la ricarica veloce (dovete cercarle su maps), inoltre, esistono un sacco di compagnie di ricarica diverse, ognuna con la propria app e il proprio account da creare. Noi ci siamo trovati bene con Eviny, che offriva forse la ricarica più veloce che abbiamo trovato, mentre in alcuni spot abbiamo avuto problemi a connettere l'auto in colonnine Kople (probabilmente anche per colpa della nostra poca capacità).
Se riuscite a trovare alloggi che offrono colonnine di ricarica, di certo non sarà un problema, così come se dovete spostarvi solo alle Lofoten, in quanto gli spostamenti tra punti di interesse sono brevi e avrete sempre la possibilità di lasciare l'auto in parcheggi attrezzati alle ricariche. Se invece, come noi, dovrete fare la traversata da 7 ore da Trømso e ritorno, sarà necessaria una/due tappe per ricaricare l'auto. Noi per esempio, abbiamo fatto tappe pranzo e merenda obbligate e un po' prolungate per permettere alla macchina di ricaricarsi il più possibile, ma così facendo ci siamo trovati anche ad esplorare paesini dimenticati da Dio che altrimenti non avremmo mai visto.
Detto ciò, per me è stata un'esperienza positiva, se vogliamo anche local e l'auto che avevamo noleggiato era veramente spaziosa, ipertecnologica, comoda e veloce, è stato un peccato abbandonarla a fine settimana! Quindi sta un po' a voi decidere in base alla vostra flessibilità e alle vostre esigenze. Se avete un itinerario stretto che non da spazio ad imprevisti, forse non è la migliore delle soluzioni per voi.
Cosa vedere e cosa fare alle Lofoten
Le Lofoten offrono sicuramente una grande quantità di luoghi naturali, attività all'aperto, trekking e paesini caratteristici da ammirare. Di seguito una lista di attività da fare e cose da vedere nelle zone elencate.
Svolvær
Seconda città più popolosa delle Lofoten, spesso saltata dal turismo di massa ma che secondo me merita una visita anche per la sua posizione strategica per svolgere le attività.
Il centro storico non è niente di che, ma vi è una bella piazza sul porto da cui partono le mini crociere sul fiordo Trollfjord e le spedizioni per l'avvistamento delle aquile di mare.
Le escursioni in gommone per l'avvistamento delle aquile di mare non si possono definire esperienze autentiche, in quanto gli accompagnatori lanciano da mangiare alle aquile per far sì che queste volino vicino all'imbarcazione, ma c'è da dire che l'atmosfera e i panorami che si riescono a scorgere da questo giro in barca sono impagabili, sembra di essere dentro una cartolina.












Da Svolvær partono anche diversi trekking di difficoltà differenti. Noi abbiamo fatto il trekking Svolvæer - Djevelporten Fløya, un trekking da circa 500 scalini verso Hera, dopodiché prosegue un sentiero e puoi scegliere se andare verso la cima di Fløya oppure visitare Djevelporten. Già dalla cima degli scalini puoi ammirare Svolvær e la vallata dall'alto. Il sentiero parte da Sherpasti Djevelporten (al cimitero), accanto vi è un comodo parcheggio, ma si arriva bene a piedi anche dal centro della città.
Henningsvær
Sicuramente conosciuto per il suo campo da calcio screensaver di windows (che però ahimè è impossibile da ammirare dall'alto senza un drone), Henningsvær è un piccolo paesino di pescatori molto suggestivo con un porto centrale e una grande collezione di stoccafisso appeso ai pali di legno.
Da qua parte uno dei trekking più famoso delle Lofoten, il Festvågind. Questo trekking, se non fatto in estate, può essere parecchio impegnativo in quanto il sentiero non è ben segnato e la parte bassa è piena di rocce su cui aggrapparsi per passare. La vista però, sicuramente ripaga la fatica.


N.B. i trekking in inverno sono sconsigliati, noi siamo stati ad inizio aprile e c'era sempre la neve, senza ramponcini non saremmo riusciti a salire nemmeno la scalinata quindi mi raccomando, partite attrezzati e siate prudenti!
In alternativa, esclusivamente in estate ed esclusivamente per scalatori esperti ed attrezzati, c'è anche la più impegnativa Svolværgeita, una scalata della roccia che sovrasta Svolvær.
La vera magia di Svolvær però per me è arrivata al tramonto, dove i colori del cielo si riflettevano sulle acque ghiacciate del mare, un sogno.


Nusfjord, Flakstad beach e Ramberg beach
Queste tre tappe possono essere fatte nel passaggio dalla parte est alla parte ovest dell'isola.
Nusfjord è un piccolo villaggio di pescatori mantenuto autentico, patrimonio Unesco con entrata a pagamento (9€ a testa). Le spiagge di Flakstad e Ramberg sono due spiagge di surfisti, potrete ammirare la loro tenacia anche nella tempesta e con la pioggia, le spiagge sono molto suggestive e colorate.
In questa parte dell'isola si può fare un altro trekking molto famoso delle Isole Lofoten, un percorso medio-facile (per chi è abituato ad andare in montagna) il sentiero Ryten-Kvalvika beach. Il sentiero parte un parcheggio a pagamento che si chiama Innersand Parking, al costo di 100 NOK. Dopo circa un'ora di percorso si può decidere se proseguire verso la cima Ryten o andare verso la spiaggia. Può essere difficoltoso se affrontato con la pioggia, in quanto il sentiero si riempie di fango e diventa scivoloso.










Å, Reine, Sakrisøya, Hamnøy
Questi paesini si trovano nella parte sud-ovest delle Isole Lofoten e sono sicuramente la parte più famosa e quindi più battuta dal turismo.
Å è il paese più famoso per eccellenza, si trova nella punta più a sud delle isole ed è caratterizzato da numerosi Rorbuer (abitazioni tipiche dei pescatori ormai adibiti solo ad uso turistico) dentro cui si può soggiornare.
Reine, un piccolo paese senza granché da offrire, famoso soprattutto per la quantità di alloggi che vi si possono trovare e per la partenza del Reinebringen, probabilmente il trekking più famoso delle Lofoten. Si tratta di un trekking da circa 2000 gradini che offre un panorama mozzafiato su Reine e i fiordi.






In estate, i tour operator della zona offrono uscite sui fiordi in kayak, gite in bicicletta ed escursioni a cavallo lungo tutte le isole.
In inverno (settembre-marzo) è sicuramente una delle attività principali l'avvistamento delle aurore boreali, per questa attività affidatevi alle app disponibili come My Aurora Forecast, che vi aggiornerà in tempo reale sulle previsioni meteo e l'attività solare in modo da aumentare al massimo la vostra possibilità di avvistarla. Noi, ad inizio aprile, abbiamo avuto solo un timidissimo assaggio sulle Isole Lofoten poiché il cielo è stato nuvoloso e quindi per niente favorevole, ma abbiamo avuto modo di rifarci una volta tornati a Trømso.
(Qua di seguito foto fatta al punto panoramico di Austnefjorden, nei pressi di Svolvær, Aurora vista più dalla macchinetta fotografica che da noi )


Sakrisøya, caratterizzato dalle casine di colore arancione (diverso dal classico rosso che caratterizza le Lofoten) e dalla collina sovrastante che permette la visione sul piccolo fiordo rientrante. Questo piccolo paesino ospita una buonissima (quanto carissima) pescheria/ristorante, Anita's Seafood, dove abbiamo mangiato il panino di pesce più buono della nostra vita, vale la pena fermarsi per provarlo.
Hamnøy, tappa d'obbligo per scattare la foto più famosa delle Lofoten, caratterizzata dalle Rorbuer rosse affacciate sul mare con la montagna sovrastante, una cartolinaScrivi il tuo testo qui...
Dove alloggiare alle Isole Lofoten
Ci sono una marea di soluzioni per alloggiare alle Lofoten, potete scegliere di alloggiare per l'intera durata del vostro viaggio nell'isola di Vestvågøy, in modo da essere in zona centrale e spostandovi di più in auto, oppure potete decidere sui cambiare alloggi per essere più pratici e dormire nel centro dei paesini.
Il mio consiglio è quello di cambiare alloggio, concentrare l'inizio della vacanza nella zona di Svolvær ed Henningsvær per poi spostarvi ed alloggiare a Reine o nelle più caratteristica Å. Sono presenti airbnb a prezzi abbordabili un po' ovunque, se volete risparmiare un po' cercate degli appartamenti in modo da non dover sempre andare a cena fuori (i prezzi sono folli!).
Se il vostro budget ve lo permette, può valere la pena spendere qualcosina di più per alloggiare nei classici Rorbuer, si trovano strutture un po' ovunque, ma tra i più suggestivi vi è sicuramente:
Å Rorbuer by classic Norway Hotel che oltre al Rorbuer offre le colonnine di ricarica e un bel ristorante vista molo (noi abbiamo soggiornato qui)
Eliassen Rorbuer, situato sull'isola di Hamnøy, avrete la possibilità di dormire nelle case più fotografate delle Lofoten
Se andate in inverno, o comunque nel periodo dell'aurora boreale, può essere una buona idea soggiornare lontano dai centri abitati, in modo da poter avere la possibilità di vederla direttamente dal vostro alloggio.
Il nostro itinerario di una settimana, a partenza da Trømso
Giorno 1: Volo, arrivo a Tromsø e in auto fino a Narvik
Volo con Norwegian Air diretto da Milano Bergamo Orio al Serio a Tromsø
Partenza prevista h 14:40, partenza effettiva 17:00
Arrivo a Tromsø h 21:30, ritiro auto da Thrifty (un’ora e mezza di fila :) ). Noleggio auto con discovercars
Partenza in auto e viaggio fino a Narvik (3 h circa)
1 notte a Narvik in Airbnb
Giorno 2: Narvik - Svolvaer
Arrivo alle isole Lofoten, tappa ad Holdøya, piccola isoletta con 10 case all’inizio dell’arcipelago.
Arrivo a Svolvaer, giro in “centro”.
Trekking Djevelporten (partenza dal cimitero) con ramponcini, tramonto su uno degli spettri d’acqua ghiacciati
2 notti a Svolvaer in Airbnb


Giorno 3: Svolvaer, Henningsvaer
Giro in gommone per l’avvistamento delle aquile di mare con Riblofoten 179€ in 2
Pranzo in appartamento
In auto fino a Henningsvaer con tappa a Kabelvag (paesino senza assolutamente niente, ma ci hanno offerto del pessimo caffè riscaldato)
Giro ad Henningsvaer, passeggiata fino al famoso campo da calcio
Trekking Festvågind con partenza dal parcheggio di google maps
Giorno 4: Svolvaer - Å in auto con diverse tappe
(Prima di una lunga serie di giornate di pioggia)
Nusfjord
Flakstad e flakstad beach
Ramberg Beach
Arrivo ad Å e alloggio in casetta tipica dei pescatori (Rorbuer)
Non fatto causa maltempo: trekking Kvalvika beach - Ryten
2 notti ad Å in Å rorbuer by classic Norway Hotel
Giorno 5: Reine, Hamnøy, Sakrisøya
Passeggiata ad Å fino al punto panoramico e al molo
Reine
Pranzo da Anita Seafood
Sakrisøya
Hamnøy viewpoint con la nebbia
In auto fino a Fredvang e Selfjord
Non fatto causa maltempo: trekking Reinebringen (motivo del viaggio in Norvegia) 💔


Giorno 6: Å - Tromsø
Visto la bufera di vento, neve e pioggia, decidiamo di usare questo giorno per rientrare a Tromsø, in modo da avere una giornata intera in città il giorno seguente. Traversata di 8-9 h di auto con tappe cibo e ricarica auto.
Breve tappa ad Hamnøy al punto panoramico (stavolta senza nebbia ma con raffiche di vento tali da dover chiudere i ponti)
Pranzo in posto sperduto Gullesfjord cafè (pieno di italiani) scelto solo perchè caricava le auto elettriche
Stop in altro posto sperduto per altra carica auto Vollan Gjestestve a Nordkjosbotn
Arrivo a Tromsø
Non fatto causa maltempo: trekking Unstad, Eggum
2 notti a Tromsø
Giorno 7: Tromsø
Sveglia con Tromsø innevata
Passeggiata in centro sulla Storgata fino a Polaria, girando verso la zona residenziale sulla collinetta
Pranzo sul molo al Restaurant Skirri (senza infamia e senza lode)
Trekking sopra Tromsø al punto panoramico con ramponcini, partenza da Sherpatrappa (cabinovia chiusa :) )
Cena veloce poi in auto da Tromsø all’isola delle balene, fino Skulsfjord viewpoint, spot di avvistamento aurora boreale
Dopo 4 sere di maltempo, incredibilmente compare l’aurora


Giorno 8: Rientro
Riconsegna auto in aeroporto alle 08:30
Volo di rientro h 10:45 per Bergamo Orio al Serio
Trømso, che cosa vedere e cosa fare
Se il vostro volo parte o arriva a Trømso, sicuramente vale la pena farvi una visita.
La città è chiamata la capitale dell'artico ed è circondata da fiordi e montagne. In inverno è meta perfetta per chi cerca l'aurora boreale, chi vuole avvistare le balene (mesi di novembre-gennaio) e per gli appassionati sciatori d'alpinismo e non.
In estate invece, visto che anche questa città gode del sole di mezzanotte, c'è l'imbarazzo della scelta per le attività outdoor.
Cosa vedere a Trømso
Il centro di Trømso: piccolo ma caratteristico, sicuramente merita essere visto. Fai una passeggiata sulla Storgata (via pedonale) fino a Polaria e risali la collinetta passando nel centro abitato, godrai di scorci sulle montagne molto fotogenici
Cattedrale dell'artico, che NON è la cattedrale di Trømso, è nota per la sua forma particolare ispirata alla Norvegia del Nord
Cattedrale di Trømso
Polaria, piccolo acquario (il più a nord del mondo) e centro di ricerca che ospita i pesci e molluschi di questa area (ingresso 220 NOK)












Vale la visita:
Funivia Fjellheisen, arriva sulla collina che sovrasta la città ed offre un panorama unico su Trømso e i monti circostanti. Costo 38€.
In alternativa, se trovate la funivia chiusa (come nel nostro caso) o volete fare una passeggiata, si può salire anche con un breve trekking a partenza da Sherpatrappa (in inverno portati i ramponcini!).
Spot per vedere l'aurora boreale :
In generale per avvistare l'aurora, basterebbe allontanarsi un minimo dalle luci della città, magari posizionandosi nella sponda est.
Noi siamo andati sull'isola delle balene, più precisamente a Skulsfjord viewpoint dove vi si trova un piccolo parcheggio lontano dalla strada che offre il buio perfetto per avvistarla.
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